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mercoledì 5 dicembre 2012

Allarme moda

Buongiorno a tutte!

sulla rivista "Cooperazione" di questa settimana c'é un interessante articolo scritto dalla consulente d'immagine Roberta Piemontesi, che conosco personalmente, riguardante la moda avvenelenata. Leggetelo perché é interessante.
Da un po' di tempo cerco di acquistare degli abiti ecologici, anche se non é sempre facile trovarne. In questa giungla di oggetti che provengono da Cina & Co. é difficile districarsi. Ho constatato che in Italia vengono venduti un sacco di abiti "Made in Italy" a basso costo (e probabilmente non solo). La cosa mi ha incuriosito, perché da noi, in Svizzera, di vestiti provenienti dall'Italia non se ne trovano più molti, almeno quelli a buon mercato provengono dai paesi dell'est asiatico. Mi sono quindi posta delle domande ed ecco la risposta: in Italia vengono importate le stoffe dalla Cina e la confezione avviene sul posto, quindi é possibile vendere il "Made in Italy". In questo modo molte aziende storiche delle zone con tradizione tessile hanno dovuto chiudere i battenti.
A questo propostito ho trovato molto interessante il libro di Edoardo Nesi "La storia della mia gente", vincitore del Premio Strega 2011, nel quale racconta la storia dell'azienda di famiglia attiva nel tessile da diverse generazioni.
A chi ha a cuore la propria salute e quella del pianeta consiglio quindi di leggere la provenienza di quanto si acquista sulle etichette, anche se, come scritto sopra, questo non é sempre garanzia di qualità. La difficoltà di capire non ci impedisce comunque di scegliere!

Buona giornata
Claudia


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